Tra Ottobre e Novembre quando su
gran parte dell’Italia imperversa il cattivo tempo una decina di belle giornate
nel sud est ci permettono un viaggetto in Basilicata e Puglia.
La prima meta è Matera ma strada
facendo un segnale turistico ci invita alla visita di Venosa: una sorpresa!
Città natale del poeta latino Quinto Orazio Flacco ci accoglie con il suo Parco
Archeologico, l’affascinante Incompiuta ( chiesa mai ultimata del XII secolo) e
l’Abbazia della SS.Trinità con una caratteristica vetrata dietro l’altare
maggiore affacciata sui resti dell’Incompiuta. Attraversiamo la cittadina e
incontriamo la Cattedrale e più oltre il Castello Aragonese che accoglie il
ricchissimo e molto ben organizzato Museo Nazionale Archeologico. Sulla strada
di accesso a Venosa davanti all’ingresso del Parco Archeologico c’e un grosso
parcheggio dal quale si raggiunge il centro storico con una breve passeggiata.
Giunti a Matera optiamo per il
parcheggio Lucana, un parcheggio multipiano dove sostiamo e pernottiamo al
piano più alto ( il secondo) spendendo per 24 ore meno di 10 euro. Questo
parcheggio è comodissimo perché e nel centro della città e praticamente
affacciato sulla zona dei Sassi.
Una intera giornata dedicata alla
visita dei Sassi di Matera scendendo e salendo le strette scale del Sasso
Caveoso per godere del panorama sulla Gravina e per visitare una Casa Grotta
arredata con i mobili e gli attrezzi di quando era abitata, le chiese rupestri
della madonna de Idris e di Santa Maria alle Malve. Una lunga scalinata ci
conduce al centro del Sasso Barisano dove sorge il Duomo purtroppo non
visitabile perché in restauro. Una passeggiata tra via del Corso e Piazza
Vittorio Veneto, il cuore della città, conclude la nostra visita al termine
della quale lasciamo il comodo parcheggio per attraversare la Gravina e recarci
al Parco della Murgia Materana esattamente di fronte ai Sassi dove tra l’altro
c’è una simpatica area di sosta gestita dall’ente parco allestita all’interno
della Masseria Radogna. Siamo alla fine di Ottobre si fa buio presto e il cielo
sereno fa scendere la temperatura, rimandiamo la visita al mattino successivo.
Con i camper in un paio di
chilometri si arriva in un grande parcheggio sul bordo della Gravina e da qui
si può facilmente scendere per la visita
della chiesa rupestre Madonna delle tre porte e per fotografare in piena luce
il quartiere dei Sassi.
Una splendida giornata di sole
autunnale ci accompagna nel nostro percorso sino a Gallipoli dove sostiamo e
pernottiamo nel grande parcheggio nei pressi del cimitero, gratuito malgrado i
cartelli e le righe blu, da dove con una passeggiata di circa 15 minuti si
raggiunge il centro storico.
La giornata dedicata a Gallipoli è
sicuramente la peggiore, dal punto di vista climatico, di tutto il viaggio.
Poco male avevamo già visitato questa città nel nostro precedente giro della
Puglia effettuato nel 2010.
Gli ultimi giorni sono dedicati ad
alcune mete dell’interno ricche di fascino quanto le coste. Abbiamo visitato
Vernole, Acaya il cui castello(vanto della cittadina) è aperto solo quattro
giorni a settimana così che non ci è stato possibile visitarlo. Ad Acaya
abbiamo pernottato fuori della porta di accesso con un po’ di fortuna dovuta
allo scarso traffico e al fatto che fossimo in bassa stagione.
Una visita interessante è stata
all’ Abbazia di Santa Maria di Cerrate racchiusa da possenti mura la chiesa
colpisce per il colonnato esterno che forma un piccolo chiostro, caratteristici
i capitelli che sono uno diverso dall’altro. All’esterno della chiesa è un
pregevole pozzo del cinquecento. Nello stesso complesso si può visitare un
frantoio ipogeo e il piccolo ma interessante Museo delle Arti e Tradizioni
popolari del Salento dove sono raccolti strumenti ed oggetti comuni dei tempi
passati sistemati in ambienti che ricordano i locali di una casa. Nello stesso
museo sono conservati gli affreschi recuperati dall’Abbazia.
Massafra: una città divisa in due
dalla gravina, ricca di testimonianze della vita in grotta. Per visitare i più
interessanti siti ci si deve affidare all’ufficio turistico presso il centro
informazioni al centro città in quanto le sole guide ufficiali hanno le chiavi
per accedere alle cripte rupestri. Visitiamo le tre principali chiese rupestri
del centro storico: la Cripta della Candelora, la Cripta di San Leonardo e la
Chiesa di S.Antonio Abate , tutte interessantissime ricche di affreschi di
ispirazione sacra, alcuni conservati in modo eccellente altri meno, ma comunque
meritevoli di osservazione. Purtroppo non ci è concessa la visita della gravina
ufficialmente chiusa per la stagione invernale a causa di possibili scivolate.
Dormiamo nel piazzale antistante lo stadio e la mattina successiva la
dedichiamo alla visita del Santuario di Santa Maria della Scala, subito fuori
di Massafra, facilmente raggiungibile con i camper e dotata di parcheggio anche
se non grandissimo. Nel sagrato del Santuario si apre l’accesso alla Cripta della
Buona Nuova anch’essa magnificamente affrescata.
Ultimo sito Castel del Monte.
Arriviamo nel tardo pomeriggio e ci fermiamo all’inizio della strada che porta
al Castello nel grande parcheggio che funge anche da area attrezzata per camper
nella cui modesta tariffa è compreso anche l’utilizzo della navetta per salire
al Castello.
Il Castello che sorge solitario
su un’altura, visibile da grande distanza, e dal quale si può godere di un
panorama a 360 gradi sulla pianura circostante sino al mare e al promontorio
del Gargano, fu eretto per volere di Federico II di Svevia tra il 1229 il 1249
e recentemente ben restaurato per renderlo fruibile al turista. L’ imponenza di
questo possente castello a pianta ottagonale è famosa in tutto il mondo così
come i quesiti legati al perché e allo scopo per il quale fu costruito, noi ne
abbiamo goduto la visita in una tersa giornata ormai invernale.