domenica 17 giugno 2012

2012 ALBANIA

11 giorni - km 1378


21 aprile:  raggiungiamo Bari dove nel pomeriggio ci incontriamo con gli altri partecipanti al viaggio organizzato da Dimensione Avventura. Siamo 16 camper e 32 persone e salpiamo alla volta di Igoumenitsa con sistemazione in open deck.
22 aprile: sbarchiamo di buon ora e attraversando Igoumenitsa, ancora addormentata, in breve siamo al confine albanese di Konispol, traffico inesistente e pratiche doganali velocissime. Al di là del confine ci attende una bella strada asfaltata che ahimè abbandoniamo dopo una quindicina di km per una strada sterrata che ci porta ad un piccolo traghetto a fune, massimo 2 camper alla volta, il cui approdo è nel parcheggio del sito di Butrinti del quale visitiamo le rovine con una piacevole passeggiata essendo comprese in un rigoglioso parco nazionale. Ci trasferiamo poi nella vicina Ksamili dove sostiamo nel piazzale del ristorante Abiori direttamente sul mare  di fronte ad alcuni isolotti sullo sfondo della vicinissima Corfù. La giornata finisce con un' allegra cena di gruppo alla modica cifra di 10 € a persona.
23 aprile: destinazione Girocastro e Permet. A 15 km da Saranda con una deviazione di 2 km, non asfaltata ma percorribile dai camper, visitiamo la sorgente Syri i Kalter (sorgente dell'Occhio Blù) che sgorga dalla profondità di 45 metri creando un polla circolare di un blù intenso, una meraviglia circondata da un bel parco percorso da un tumultuoso ruscello, uno spettacolo da non perdere. Una quarantina di kilometri e siamo a Girocastro con un bel centro storico tutto sali e scendi rimasto intatto grazie alla sua condizione di città museo voluta dal dittatore Hoxha nativo di questa città. Visita di una delle case Ottomane risalente al 1800, molto bella con stanze affrescate ed intere pareti in legno intarsiato. Con un tempo incerto e qualche goccia di pioggia abbiamo visitato il castello, forse la cosa più interessante della città. La fortezza racchiusa da possenti e scure mura contiene anche una raccolta di cannoni e carri armati un po buia e tetra.
Proseguiamo per Permet, una città anonima nella quale abbiamo fatto sosta per la notte e dove un gentile bambino ci ha offerto un mazzolino di fiori di campo come benvenuto.
24 aprile: proseguiamo per la statale che conduce a Korce , strada in discrete condizioni anche se stretta. Giunti al paese di Corcove prendiamo il bivio sulla destra e una bellissima ed ampia strada ci porta verso il confine greco, non segnato sulla carta della FMB, arrivati in vista del confine lasciamo la strada asfaltata per percorrere qualche kilometro di strada sterrata sino al Ponte di Perati, tristemente noto per una battaglia degli alpini durante la seconda guerra mondiale; una visita coinvolgente. Sarebbe stato nostro desiderio proseguire sullo sterrato per tornare sulla statale nei pressi di Leskovik, ma le condizioni della strada, peraltro in costruzione, non lo permettono. Tornati sui nostri passi riprendiamo la statale a Corcove e da qui in poi la strada è un continuo saliscendi tra i monti e le condizioni del manto stradale sono pessime ma i panorami sono da mozzafiato. Arrivati a Korce,  prendiamo per Voskopoje  nota per essere stata intorno al 1750 un'importante centro con ben 24 chiese. Parcheggiamo in una zona alberata e la serata finisce con l'usuale cena conviviale, anche qui 10 € a persona.
25 aprile: a Vosokopje rintracciamo il pope che ci apre  la chiesa ortodossa di San Michele con alcuni affreschi molto belli e poi facciamo una passeggiata sino al limite del paese per vedere ciò che rimane della chiesa di Sant' Elia. Purtroppo molti monumenti dell'Albania sono in pessime condizioni i restauri sono di là da venire a causa delle condizioni economiche generali e dalla giovane età della democrazia. Scendiamo sino a Korce e parcheggiati i camper nel piazzale dello stadio visitiamo la città i cui monumenti degni di nota sono la cattedrale ortodossa, moderna ma molto bella, e la piccola moschea.. A pranzo siamo sulla riva del lago di  Ocrida nei pressi di Pogradec e nel primo pomeriggio facciamo una bella passeggiata nel parco del centro turistico di Drilon con i suoi canali circondati dal verde di salici e prati perfettamente tenuti ed abitati da intere colonie di cigni e anatre. Con nostra grande sorpresa  sulla strada per Elbasan a una decina di km da Pogradec c'è un campeggio piccolo ma con servizi di standard europeo ed è li che ci fermiamo per la notte.
26 aprile: destinazione Tirana. Sosta a Elbasan, visitiamo la fortezza, ovvero parte delle mura di cinta poiché all’interno sono state realizzati nel tempo edifici civili. Percorrendo poi un gran viale pedonale raggiungiamo il museo etnografico locale dove siamo ricevuti dal direttore e da un operatore della TV albanese che ha realizzato un servizio sulla nostra visita a Elbasan, un così consistente gruppo di camper ha generato  curiosità nel popolo albanese dove il turismo in plein air è ancora agli albori. Arrivati a Tirana per prima cosa ci rechiamo in un centro commerciale per alcuni rifornimenti e poi in un’area di sosta per camper, forse l’unica dell’Albania, appena realizzata e che il nostro gruppo inaugura. Questa area è facilmente raggiungibile essendo situata sul lato destro della superstrada che da Tirana conduce a Durazzo.
27 aprile: giornata di sosta dedicata alla visita di Tirana e dintorni. A bordo di un autobus turistico ci rechiamo in centro dove domina la piazza la statua equestre dell’eroe nazionale Skanderbeg. Nei pressi visitiamo la Moschea di Et’hem Bey, piccola ma deliziosa, purtroppo la torre dell’orologio non è al momento visitabile e dobbiamo accontentarci della vista dell’esterno. Gli altri edifici  della piazza sono recenti, compreso il Museo Nazionale di Storia con il suo famoso e bellissimo mosaico che ne adorna la facciata. Questo museo, che abbiamo visitato con una guida che parlava perfettamente l’italiano, racchiude molti reperti archeologici dell’Albania e un’intera sezione è dedicata al periodo della dittatura, alle sue stragi e alla lotta di liberazione così che ci si può immergere nella storia recente di questo Paese. Ripreso il nostro autobus saliamo su una collina dove c’è il cimitero dei Martiri dell’Albania, un’altra visita commuovente e contemporaneamente utile per capire l’Albania.
L’autobus ci porta alla vicina Kruje: la città di  Skanderbeg. Pranziamo in un bel ristorante con portate della cucina albanese e poi passeggiando tra i negozietti di souvenir e lavori di artigianato del bazar raggiungiamo il Castello e Museo di Skanderbeg, un edificio moderno costruito durante la dittatura di Hoxha dove sono raccolti cimeli, dipinti, statue ed armature che raccontano della lotta di Skanderbeg contro i turchi che cercavano di invadere l’occidente. Saliamo sino al terrazzo da dove si domina tutta la vallata sottostante sino a Tirana, un autentico “belvedere”. Qualche altro centinaio di metri su per un’erta acciottolata ci porta al Dollma teqe: una piccola costruzione su uno sperone roccioso, luogo di culto dei Dervisci bektashi, bella e suggestiva.
28 aprile: prendiamo la superstrada Tirana-Valona  e lasciati i camper custoditi presso una stazione di servizio nella zona di Fier, a bordo di due minibus, raggiungiamo Berat.
Questa scelta si rivelata  ottima poiché la strada che conduce a Berat è in pessime condizioni, praticamente una buca continua.

Berat, la “città delle mille finestre” è un gioiello da non perdere, sul colle che la domina sorge la Kalasa (cittadella) circondata da possenti mura, è un quartiere di Berat tutt’ora abitato, una bella passeggiata per le sue vie acciottolate ci porta sino ad u  balcone dal quale si domina la città attraversata dal fiume Osumi sul quale è gettato un  caratteristico ponte pedonale. Raggiungiamo nel centro del quartiere la Chiesa della  Dormizione  di Santa Maria dove è ospitato il Museo Onufri dove sono raccolte bellissime icone opera dell’omonimo iconografo. Nei pressi del Museo pranziamo in un minuscolo ristorante che a fatica ci ospita ma dove gustiamo un numero esagerato di specialità locali, servite nelle giuste quantità e con una rapidità encomiabile. Per smaltire il pranzo scendiamo dal colle e visitiamo la città godendo dello spettacolo offerto dalle ville ottomane  con i muri imbiancati e le innumerevoli finestre che sono la caratteristica di Berat.
Tornati ai nostri camper riprendiamo la strada per fermarci in  riva al mare a Zverneci subito a nord di Valona.
29 aprile: visitiamo il Monastero di Santa Maria, questo monastero deve la sua notorietà anche alla particolare posizione  e alla tranquillità che da essa ne deriva poiché è situato su una verde isoletta raggiungibile con una lunga passerella di legno che la collega alla strada che porta al villaggio di Zverneci. Attraversata la caotica Valona  raggiungiamo il passo Llogarase, una vera terrazza che domina il mare dai suoi 1000 metri di altitudine. Continuando a seguire il mare, con spettacolari panorami arriviamo a Himare dove sostiamo per la notte sul lungomare nei pressi dell’hotel Likoka, dove consumiamo anche una lauta cena (località di mare e turistica, i prezzi sono aumentati: 12€ a persona).
30 aprile: ancora verso sud, ci fermiamo a Porto Palermo dove c’è una base della Marina Militare e una penisoletta dominata dal castello di Ali Pasha Tepelena che abbiamo visitato, questa fortezza passata di mano in mano è stata anche sede di un presidio militare italiano e sulle pareti vi sono ancora indicazioni nella nostra lingua.
Raggiunta Saranda saliamo al Castello, nel piazale del quale pranziamo e poi salutiamo i nostri compagni di viaggio che in serata, passato il confine greco, si imbarcheranno a Igoumenitsa per rientrare in Italia. Noi, gli amici Giancarlo e Mery  in compagnia di Egidio e Olimpia, conosciuti in questo viaggio, torniamo a Ksamili presso il ristorante Abiori, dove ci eravamo fermati la prima sera, per  un paio di rilassanti giornate al mare.
2 maggio: circa 60 km e siamo al confine di Kakavi ed entriamo in Grecia………. Ma questo è un altro viaggio.




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